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Trattamento e controllo del paziente a rischio

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Il trattamento e il controllo del paziente ad alto rischio passa attraverso diverse fasi. Innanzitutto, una volta identificato un paziente ad alto rischio mediante la ricerca dell’ispessimento carotideo o delle placche nei vari distretti, si passa al trattamento teso a ridurre il rischio. Il primo passo è sempre quello di operare sullo stile di vita, ovvero sull’alimentazione, sedentarietà, fumo e sovrappeso.

Se lo stile di vita di partenza del paziente è scorretto esso potrà ottenere, con i dovuti aggiustamenti, fino al 50%, ed oltre, di riduzione del rischio.

Se lo stile di vita è già corretto l’uso di integratori o farmaci diventa essenziale. Un ruolo importante è dato dalla riduzione del colesterolo che può essere ridotto fino al 50%, indipendentemente dai valori di partenza. Risultati importanti possono essere ottenuti diagnosticando e trattando in anticipo un’ipertensione mascherata.

Per verificare nel tempo il successo dell’intervento preventivo, il paziente dovrà accertare che pressione e colesterolo si mantengano bassi, che lo stile di vita virtuoso venga proseguito e che le placche riscontrate nelle arterie non progrediscano. Il mancato controllo di pressione e di colesterolo, la crescita delle placche ateromasiche all’ecodoppler, che mostrano una progressione dell’arteriosclerosi, denuncia un rischio che rimane molto alto e che richiede un intervento più energico. Recentemente il nostro ambulatorio ha aggiunto un esame molto utile sia per la ricerca dell’alto rischio che per la prognosi, ovvero lo studio della funzione endoteliale a livello dell’arteria brachiale, che ci consente di verificare se il nostro trattamento ha normalizzato il regolare funzionamento dell’arteria.